"...now it's time for me to go. The autumn moon lights my way.
For now I smell the rain, and with it pain, and it's headed my way..."
Quando stai veramente male hai bisogno di tutto l'aiuto possibile.
Quando stai male devi quindi imparare a chiedere aiuto se non ne sei mai stato capace prima. Io ero incapace, ho imparato e ho chiesto.
Qui faccio un torto alle donne e agli uomini che mi hanno aiutato, donandomi il loro tempo e la loro pazienza ed il loro affetto.
A tutti loro qui dico grazie.
Ci sono però questi cinque uomini che sono stati a loro insaputa fondamentali: sono stati porto sicuro, spalle su cui piangere, sorrisi da condividere, parole su parole su parole su parole da dire ed ascoltare.
E qui di loro parlo perché resti nel tempo quel che hanno fatto, sono stati e sono per me.
Rinaldo è un pezzo unico, nel senso che non è un uomo, semplicemente un uomo no, è un coacervo unico di sentimenti ed emozioni e spigoli e nonostante le nostre numerosissime differenze, quando ho bisogno lui c'è, da un numero spropositato di anni, come la montagna silenziosa, ostile a volte eppure sempre qui.
Filippo nemmeno l'ho mai guardato negli occhi, lo conosco e lo frequento quaggiù nel cyberspazio. Un uomo capace di raccontarmi come sarò un po' più avanti, un amico fatto di pensieri e parole splendide, silenzi, visioni e vita vissuta, ancora sconosciuto e presente.
Alessandro invece lo conoscevo prima ancora di parlarci la prima volta: abbiamo condiviso situazioni e amici ma a distanza, per interposti legami belli, per anni, siamo cresciuti separati ma vicini; è fatto di bontà e intelligenza nascosti dietro una barba lunga. È una miniera di oggetti preziosi in cui mi imbatto in continuazione mentre mi sopporta.
Roberto l'ho conosciuto che era la mia unica fonte di fumetti e via via che il tempo passava e la confidenza aumentava mi son ritrovato un riparo dalla tempesta e senza nemmeno farne cenno, come se fosse la cosa più naturale del mondo, mi ha preso con sé e mi ha protetto dalla solitudine e dai peggiori pensieri e mi ha regalato sorrisi, nuovi amici e calore.
E poi c'è il Biondo. Come vi faccio a parlare del Biondo? Intanto se legge queste righe so già che si commuoverà come un vecchio sentimentale qual è. Perché il Biondo è impastato di bontà e gentilezza e sotto il suo ghigno beffardo e canzonatorio si nasconde uno degli uomini dall'animo più nobile che abbia mai avuto la fortuna di incontrare.
A voi cinque io dico, grazie.
Adesso la tempesta è passata e nuovi viaggi e nuove avventure mi chiamano, e non ho nessuna intenzione di resistere loro.
Vi tengo comunque con me.