NO DM

Ho talmente tanta adrenalina in corpo che non prendo sonno, è l'una passata da poco, mi addormenterò solo tra due ore.

Prendo il tablet e scrivo una cazzata su Twitter, poi non so perché di preciso ma mi metto a scorrere a ritroso tutti i messaggi privati (Direct Messages, DM per gli utenti di Twitter): entro dentro ciascuna conversazione e risalgo a ritroso e leggo da una chiacchierata e quella precedente e poi a quella prima ancora.

Poi ritorno alla lista dei messaggi e vado a quella seguente, più vecchia di quella che precedente, e così via, fin dove l'applicazione mi fa vedere, all'incirca due anni di DM.

Due anni di dinamiche differenti e così simili da disturbarmi. Ma non sto scoprendo niente di nuovo, sono tutte cose che so. E cosa mi turba, infastidisce allora?

Sono io, il me di due anni fa, e più recente, e ancora più lontano di un anno ancora. Sono io, mi ricordo perfettamente tutto, e quello che non ricordo torna alla memoria assieme alla lettura. Ricordo i miei stati d'animo, i silenzi, la luce del giorno o quello della lampada di notte mentre scrivevo e leggevo quelle parole.

Sono io a disturbarmi.
È la mia solitudine che gronda da ogni parte, la ricerca di un fantasma d'attenzione, la mia disperazione lasciata lì, non rimossa, muta testimone di un pezzo della mia vita pesante e difficile e lì.

L'unica cosa sicura del passato è che non è più.

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