Ma l’Artistico è una buona scelta?
Oggi sono stato in una scuola media. Sono stato invitato da una professoressa a parlare in un laboratorio pomeridiano incentrato sull’orientamento scolastico, per aiutare i ragazzi che quest’anno sono in terza media e devono decidere quale percorso scolastico intraprendere per il loro futuro.
Situazione informale, seduti sui banchi verso i ragazzi io e un altro imprenditore ci mettiamo a parlare della nostra esperienza scolastica, delle scelte, dei passaggi clamorosi fatti. D’altra parte siamo lì per testimoniare che nessuna scelta scolastica in questa fase è sbagliata, noi che abbiamo fatto strade impervie e tortuose e ci riteniamo contenti di tutti i passaggi fatti, anche dei più angusti.
Ad un certo punto una ragazza alza la mano e fa:
-Secondo voi l’Artistico è una buona scelta (per trovare lavoro, ndS)?
Primo pensiero: Merda.
Secondo pensiero: Ora cosa cazzo le dico?
Terzo: vediamo che faccia ha fatto l’altro.
Ci si guarda per un attimo come due mammalucchi. Poi arriviamo alla stessa inevitabile conclusione: si dice la verità.
L’altro:
- Non conosco l’Artistico quindi non ti so aiutare.
Bastardo, penso io. Però mi ha dato qualche secondo in più per pensare...
...
Va bene, ci sono.
Dico loro che ogni scuola va bene, purché la si faccia bene e fino in fondo: son soddisfatto fino a un certo punto, alla fine non ho risposto alla sua domanda nemmeno io.
Quindi riprendo dicendo che anche le aziende tecnologiche assumono umanisti perché non hanno la capacità di comunicare le loro idee ed i loro prodotti e che la cultura umanistica e la creatività sono un bene necessario a tutti. Danno linfa creativa, punti di vista, senso critico e capacità di sintesi e intuizione (ma questo a loro non l’ho detto, ndS).
Meglio.
Comunque ho continuato a non rispondere.
Grosso senso di frustrazione...
Poi la ragazzina mi guarda e mi fa:
- Se io faccio l’Artistico e poi un corso per web-designer posso lavorare?
Sipario.
Applausi.