E' difficile criticare una persona che ti piace. Ma io questo articolo su Il Fatto Quodiano di Gianni Minà non l'ho capito.
O meglio, penso di aver capito perfettamente:
i media italiani hanno dato risalto a Yoani Sanchez, blogger dissidente in Cuba, e in realtà lei dovrebbe far parte del disegno anti-cubano, ordito e diretto da un cartello imprenditorial-militare ovviamente capitanato dagli Stati Uniti. Quindi i media italiani si sono fatti gabbare o sono coivolti più o meno direttamente in prima linea (tipo Wired Italia, nientepopodimenoché).
Non capisco come una persona in gamba, quale reputo io sia il sig. Minà, possa aver scritto un pezzo del genere: confuso, con tanti accenni a personaggi, fatti storici e tante supposizioni buttate lì e frullate... Mah... Resto perplesso. Poi da buon pratese di merda rileggo questo passaggio:
"...salvo che Salim Lamrani, ricercatore e docente all’Università Paris Descartes, l'ha incontrata tranquillamente, e per ore, nella hall dell’Hotel Plaza, per un’intervista che pubblicheremo nel prossimo numero di Latinoamerica e nella quale, ora, Yoani sostiene di non riconoscersi, anche se le sue risposte sono state registrate con un moderno iPhone."
e penso: alla fine allora è tutto marketing... E mi torna tutto chiaro.