Con un mal di schiena micidiale sto scrivendo questo post dopo un fine settimana passato molto piacevolmente a Capalbio e dintorni.
Non ero ancora mai stato sul confine tosco-laziale e devo dire che la zona è bellissima: selvaggia, rurale e assolata.
La spiaggia di Capalbio per quanto infestata da vip ma soprattutto da presunti tali è bellissima e incontaminata (ha due soli accessi molto distanti tra loro e quindi non ci sono bagni o bar o altre strutture ricettive), protetta com'è da terreni agricoli.
Una brezza costante è il perfetto complemento per un mare pulitissimo (e gelato, ndT). Notevole.
Domenica mattina, tanto per bilanciare lo snobismo elitario del giorno precedente sono stato a fare un tuffo a Montalto di Castro: "gorillaio" di persone assiepate le une sulle altre in uno stretto lembo di spiaggia con sabbia nera (immaginate la temperatura della stessa, da URLO). Mare sporcato dagli stessi e caos di parcheggio e bambini vocianti.
Questa tappa orribile è stata però nobilitata dalla visione di questa scritta, impressa su una fiancata di un furgone parcheggiato sul mare
Qui si lancia il quiz:
"secondo voi che attinenza di lavoro c'è tra il fabbricare infissi in alluminio e operare nel settore delle imprese funebri?"