fine maggese

fine maggese


Medium mi ha scritto dicendomi che rientro nel 10% dei lettori più attivi dell’anno che si appresta a finire. Credo di non aver letto più di cinque post la settimana su Medium e mi sembra un gran brutto segnale per quella piattaforma che io sia tra i suoi lettori più attivi.

Del resto ho usato “credo”, “sembra”, sono un pessimo soggetto quando si tratta di fare bilanci, ricordare cose che non sono fondamentali per me.
E di fondamentale per me ci sono davvero poche cose; vivo una specie di continuo presente, mi porto appresso tutte le decisioni prese, inquadro le conseguenze possibili di quel che sto facendo. Procedo.
Non ricordo cosa ho letto, i film che ho visto si confondono con quelli che avrei voluto vedere e così le serie tv, i fumetti che leggo con almeno sei mesi (6) di ritardo dall’uscita.
Per la musica lasciamo perdere, il caso diventa disperato. Sono in una situazione per cui la musica che ascolto sempre ormai tendo a non ascoltarla più da quanto l’ho in testa, “musica nuova” è un concetto che non riesce a far breccia, non trovo nulla che mi catturi.
La mia vita sociale si è ripiegata su se stessa, nemmeno la presenza sui social, l’uso che ne ho fatto fino a pochi mesi fa, è rimasta uguale, si è ridotta come la scrittura sul blog (ok per la scrittura ho un problema a sé, lo riprendiamo dopo eh?).
Non scrivo, non leggo, non ascolto. Sento.

Ora a te che stai leggendo sembrerà un quadro piuttosto ingeneroso, tetro, negativo e invece manco per il cazzo.
Il mio 2016 è stato un anno misto, fatto di maggese e semina casuale. Mi sono ristorato, mi sono scrollato definitivamente di dosso pensieri che restavano ancora appesi, paure, bugie e mi sono seduto grattandomi la barba a fissare il panorama e la gente che mi scorreva davanti.

Meno birra, meno discorsi, più silenzio, molto più silenzio e qualche sorriso in più per chi se li è meritati.

Sono cambiato? No, sboccio.

P.S. Simpatiche le note di Facebook (questo post è stato pubblicato originariamente così).

P.S. 2: come? dovevo dirti della scrittura? ma sei ancora qui a leggere? Ok, con la scrittura la questione è semplice: mi fa fatica anche solo il pensare di scrivere.
Per scrivere non devo pensare ma devo scrivere e basta. Tipo così.