Poi sbaglio.
E trattengo il fiato, pronto ad essere sommerso da una figura o un'ondata gigante di merda. Mi immagino il mondo che mi conosce e anche quello che non mi conosce, perché limitarsi in fondo, pronto a ridere di me, pronto a mettermi da parte con un lieve sbilenco sorriso di biasimo e passarmi oltre.
Apro infine gli occhi e mi accorgo che non è accaduto niente, nessuno scherno, nessun biasimo. Sono sempre vivo, il mondo è andato avanti serenamente.
Non se n'è accorto praticamente nessuno.