Vista la disavventura con la batteria della mia automobile, mi ero già visto condannato a passare un fine settimana CHIUSO in casa, nel deserto metropolitano che oramai tutti i sabati diventa il luogo ameno dove vivo.
Ed invece no.
Sabato sera un'anima buona (bòna, anche) mi è venuta a prendere e sono stato a mangiare al ristorante della Festa dell'Unità di Legri, sopra, e frazione di, Calenzano. Festa storica e fresca e sempre piena di persone. Ed oltre ad avere ben 3 diversi "palchi": palco principale (c'era il Monni), un piano bar ed il palco rock, con successiva rockoteca può contare su almeno 5 tipi di ristorazione.
Abbiamo optato per il ristorante di cucina tipica toscana e mi sono sbafato una ricca porzione di cinghiale in umido, patate fritte e vino rosso della casa per 10 euro. Il cinghiale non era proprio come piace a me ma del resto è praticamente impossibile trovare un ristoratore che serva questa magnifica pietanza con il suo vero sapore, un po' forte e delicato allo stesso tempo.
La compagnia era piacevolissima, il contesto e la cena pure. Per finire, giro nella libreria della Festa con ottima fornitura di romanzi.
Un bel BRAVI agli organizzatori della festa dell'Unità di Legri, bravi!