Bruxelles: se potete, evitate.

Ho visitato Bruxelles con la morte nel cuore.
Quindi prendete questo mio giudizio su Brussell o Bruxelles particolarmente con le molle (come sempre del resto, più di sempre stavolta): città di proporzioni esagerate, forte della presenza del governo blu con le stelle gialle, la città con l'atmosfera meno ospitale che abbia mai avvertito. Dove la popolazione locale si divide meticolosamente tra Valloni e Fiamminghi e dove ci sono rappresentanze di tutte le nazioni del mondo, non puoi fare a meno di sentirti straniero in terra straniera. E sotto un cielo plumbeo 300 giorni l'anno (stima amichevole, a sentir le testimonianze) e con i peggiori automobilisti che abbia mai visto per numero (quasi tutti) e per (in)capacità.

Si salva, alla grande la Gran' Place che vedete qui riprodotta. Le oltre 300 marche di birra, praticamente una per ogni giorno grigio dell'anno. Il Fosdem con tutti i suoi programmatori, hacker e simpatizzanti che ho solo intravisto.
Ho inoltre avuto l'onore ed il vero piacere di essere ospitato da due persone meravigliose (ancora grazie ad Antonella & Michele!!) e di essere accompagnato dalla mia compagna di viaggio preferita. Con lei in qualunque posto, qualunque siano gli eventi, alla fine il viaggio risulta sempre bello.