Visto che ero tanto stanco e visto che c'è qualcuno deciso a farmi leggere un po' di letteratura italiana contemporanea con una certa forza, mi son messo a leggere questo Branchie di Niccolò Ammaniti e devo dire che me lo sono letteralmente bevuto.
Vuoi perché è piuttosto breve (sono solo 184 pagine) vuoi perché è molto divertente, se ne è scivolato via regalandomi qualche ora di assoluto e leggero godimento.
In almeno un caso sono scoppiato in una fragorosa risata come ai tempi del mitico Pennac anche se qui il genere e lo stile sono leggermente differenti e anche piuttosto originali.
Giudizio: da leggere, e anche da avere (quindi se qualcuno me lo vuol regalare, è benvenuto).