Purtroppo accade a volte che uno dei tuoi scrittori preferiti ti tradisca. E non esiste tradimento peggiore di un finale scontato ad una storia per il resto bella e affascinante come il Ciclo della Torre Nera.
Stephen King per me era diventato tabù. Mi aveva tradito nel profondo e mai e poi mai sarei riuscito a leggere uno di quei libri con protagonista una donna, così lontani nella scrittura e nella trama dall'originale da far credere che fosse la moglie di lui a scriverli e che lui oramai fosse ebete su una sedia a dondolo, in una veranda di una villa sperduta nel Maine.
Ed invece ecco che Frusellona, mia sorella, mi passa un libro dicendomi che non era riuscita nemmeno a finirlo.
E mi son trovato tra le mani "La storia di Lisey".
In un primo momento ho provato rabbia: "ancora tu, maledetto scribacchino prezzolato!" poi stupore: "ancora una stramaledetta donna protagonista, addirittura con altre tre sorelle!" e poi curiosità perché parla di una vedova, Lisey che affronta la morte del maritoscrittorefamosissimo e che scopre...
Mi fermo perché il libro va letto, va vissuto ed e' complesso. Nemmeno troppo lineare in principio ma subito intrigante, e la voce che sussurra da quelle pagine è quella del solito pifferaio magico, anzi del miglior King di sempre.
E questo "La storia di Lisey" è sicuramente un BOOL d'amore.