Le vite degli altri
Il cinema che eroicamente ma non casualmente proiettava questa pellicola è il Fiorella Atelier che solo per il nome ha riscosso tutta la mia simpatia. Ed il sorriso sornione e un po' saccentemente coglione me lo ha tolto quando ho capito che era un multisala (due proiezioni contemporanee) e la scelta dei film è tutta incentrata in produzioni europee di qualità.
Non un cinema d'essai ma un signor cinema. Sperando che la Fiorella non se ne abbia a male.
Sorpreso dal cinema ho pensato: stai a vedere che questa palla di film forse male male non è.
Di sicuro l'età media degli altri spettatori si attesta sui 65 anni... Mmmm. Ok via vediamo come va.
E come è andata? Benissimo. Credo sia un film di una bellezza commovente. Se penso poi che il regista è un esordiente, se penso alla capacità dell'attore principale, quello che vedete nella locandina con le cuffie, se penso alla ricostruzione beige del 1984 nella DDR mentre io ero in prima media...
Non posso dire niente di più perchè lo si deve vivere. Lo si deve bere con gli occhi, all'inizio anche con diffidenza e poi giù d'un fiato per un finale... perfetto.
Grazie alla mitica Vero per avermi gentilmente costretto a farmi vedere questo film.
Giudizio:veramente da vedere, magari da rivedere.