Il poeta è tornato
Michael Connelly è un grande scrittore di romanzi polizieschi. Punto.
E come tutte le storie inventate mi sento di poter dire che tanto più il "cattivo" è potente, tanto più è potente tutta la storia.
Il Poeta è il serial killer inventato da Connelly che qui ritorna (e non fatemi spiegare di più, visto il genere), temporalmente dopo i fatti narrati dal film Debito di sangue (di e con Clint Eastwood).
Il fatto è che questo romanzo inizia con la morte a tradimento (è un antefatto) del personaggio interpretato da Eastwood nel film e del fatto che nel romanzo si dica che dopo il successo del film, il personaggio di Eastwood fosse stato al funerale del defunto detective da cui era stato "ispirato". E tutto questo perché pare che Connelly non abbia per niente apprezzato la trasposizione cinematografica, ma questo è solo un dettaglio.
Qui torna appunto il Poeta, ma, sarà che il mitico Terry McCaleb è morto e proprio della sua morte si sta investigando, sarà che l'altrettanto mitico Harry Bosch
è preso da problemi esistenziali, il romanzo promette più di quanto poi riesca a soddisfare. Scritto sempre alla grande ma non so, mi sarei aspettato di più.
Giudizio: leggete (comunque prima) il Poeta.
NdS: probabilmente lo dovrei rileggere.