Bandabardò - Concerto di Firenze
Serata fresca, serena e carica di aspettativa quella di ieri sera prima del concerto della Bandabardò. Tante persone che camminavano lungo il viale dell'Ippodromo delle Cascine, tantissimi ragazzi e ragazze, coppie un po' più attempate, nonni e qualche bambino.
Il pubblico della Banda è così, tutti accomunati dall'affetto, dalla voglia di stare insieme al miglior gruppo italiano live (e non tanto tecnicamente, quelli allora giusti sono Elio e le Storie Tese). E i mitici bardò questo hanno di unico: la capacità di divertire col sorriso sulle labbra, in allegria; la voglia di comunicare affetto, e voglia di ballare anche per chi come il sottoscritto ballare proprio non sa.
E allora via, per oltre due ore abbiamo cantato a squarciagola, saltato, battuto le mani a tempo, anche un po' amichevolmente pogato e nonostante l'età non sia proprio più da ventenni abbiamo retto il confronto. Sudati e divertiti ce ne siamo andati soddisfatti e come molto spesso è capitato, anche un po' dispiaciuti perché il concerto era finito. Vi par poco?
Ringraziamenti: alla Vero che per la prima volta in vita sua ha assistito ad un concerto della Bandabardò, a Federico, promotore della serata, che pur stanco ha partecipato, al Cora ed all'Hélène che hanno saltato e sorriso tutto il tempo dietro di me. Un abbraccio bardoziano a tutti voi. E alla Banda del mio cuore, grazie perché dopo 12 anni siete sempre voi.